Maria Luisa Pozzi - MioDottore.it

Biorivitalizzazione per la tua pelle come funziona?

Biorivitalizzazione per la tua pelle come funziona?

La biorivitalizzazione è un tipo di terapia che prevede l’iniezione di sostanze naturali nella maggior parte dello strato metabolicamente attivo della pelle.

La biorivitalizzazione è costituita da più microiniezioni intracutanee (sotto e all’interno della pelle) – che può essere eseguita eventualmente in anestesia locale o topica

Questa è una delle procedure più popolari che oggi si possono praticare negli studi medici dei paesi più industrializzati. Premesso ciò, se ti poni la domanda per quali problemi di pelle è ideale la biorivitalizzazione? La risposta non è difficile da fornirti, anche se per capire come funziona ci sono alcune nozioni che vale la pena approfondire.

La biorivitalizzazione per una pelle più sana e bella

La rivitalizzazione biologica fornisce una sostanza idratante naturale presente nella cute e che è chiamata acido ialuronico.

La procedura aiuta a ripristinare l’equilibrio idrico, tende a far aumentare l’elasticità e la compattezza della pelle, e a migliorarne il colore e l’aspetto.

Questa opzione consente tra l’altro di ridurre le rughe, di fornire più tono alla pelle e di levigarla. La biorivitalizzazione è costituita da più microiniezioni intracutanee (sotto e all’interno della pelle) in anestesia locale o topica.

Secondo degli studi clinici bisogna fare 3 iniezioni a 2-4 settimane di distanza, e il risultato è visibile già dopo la terza seduta dal dermatologo.

Alla fine il colore della pelle appare più uniforme e le piccole rughe scompaiono, specialmente in zone difficili come sul contorno occhi, la zona labiale e intorno alla bocca.

Come agisce la biorivitalizzazione sulla pelle

La nostra pelle ha una bellissima capacità di guarire se stessa, purché vengano create le condizioni ottimali. Mentre invecchiamo o la danneggiamo (sole, infiammazioni ecc.) perde la sostanza idratante naturale chiamata acido ialuronico.

Oltre a utilizzarlo in sieri e maschere sulla superficie della pelle, il medico dermatologo può iniettare un ingrediente simile all’interno, spesso in combinazione con altri farmaci di vari gradi terapeutici.

A differenza della maggior parte dei metodi dannosi come il laser o la bruciatura da acido, la biorivitalizzazione fornisce le migliori condizioni affinché la pelle si ripari producendo di nuovo acido ialuronico, peptidi e vitamine nella maggior parte degli strati metabolicamente attivi.

La tecnica della biorivitalizzazione sta producendo risultati molto più rapidi ed efficaci, ed è per questo motivo che molte persone la scelgono per rivitalizzare la loro pelle.

Inoltre, svolge un ruolo antinvecchiamento a lungo termine consegnando sostanze nutritive nello strato più attivo e per la riparazione di parti sensibilmente danneggiate.

Tale stimolazione naturale non dannosa della struttura del collagene e dell’elastina della pelle, ti consente quindi di raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo.

Quali sono le tecniche di biorivitalizzazione

La procedura di biorivitalizzazione è possibile effettuarla in qualsiasi periodo dell’anno; infatti, è ideale per i danni del sole ultravioletto quindi praticabile prima dell’estate per preparare la pelle alla futura esposizione ai raggi solari, e dopo per recuperare le parti danneggiate e per lavare i pigmenti sottoposti a stress.

Un dermatologo di alto livello professionale è sicuramente l’opzione migliore per essere sicuri che il trattamento vada a buon fine e sortisca l’effetto desiderato.

Le varie tecniche di iniezione contribuiscono a seconda dei casi a garantire stabilità e omogeneità alla pelle, consentendogli nel contempo di avere maggiore morbidezza ed elasticità, e tra le tante ne citiamo cinque tra quelle più comuni.

  • La prima tecnica di biorivitalizzazione è quella di tipo lineare che viene eseguita utilizzando un ago da 27 G (0,4 × 1,3 mm) che va posizionato in un punto (parallelo alla pelle) a 2-3 mm di profondità nel derma. La smussatura dell’ago è rivolta verso l’alto, e arriva fino alla pelle lungo una piega.
  • La seconda tecnica di biorivitalizzazione è la cosiddetta a ventaglio, che è molto simile alla prima ma con la differenza che dopo l’iniezione l’ago non viene completamente estratto bensì girato all’interno della pelle ad angolo acuto, prima di fare altri 2-3 movimenti con un inserimento retrogrado del prodotto nel derma. Questa mossa assomiglia vagamente a quella di un ventaglio, quindi ecco il perché del nome che gli è stato attribuito.
  • La terza tecnica di biorivitalizzazione è quella che in gergo viene definita a tratteggio incrociato. Una serie di iniezioni lineari parallele (distanti tra 5 e 10 mm) è seguita da una seconda perpendicolare alle linee che si presentano. Questa tecnica crea un riempimento omogeneo nelle aree maggiormente depresse della pelle.
  • La quarta tecnica di biorivitalizzazione e del tipo multi – puntura e consiste nella somministrazione di più iniezioni accanto alla ruga. L’ago viene in tal caso inserito a 2-3 mm in profondità e ad angolo acuto. La tecnica multi – puntura viene particolarmente utilizzata nel trattamento superficiale delle rughe.
  • La quinta tecnica di biorivitalizzazione è in pratica una versione modificata della multi-puntura, e viene tipicamente utilizzata per la correzione di labbra, mento e zigomi. Il volume del riempitivo somministrato di solito è di 0,1-0,2 mm per la correzione delle labbra, e che viene iniettato nel sottomucoso.

Se dunque la pelle del tuo viso indipendentemente dalla zona necessita di una biorivitalizzazione, da come si evince in base a quanto sin qui descritto hai svariate opzioni su cui puntare.

Per questo motivo non ti resta che fissare un appuntamento presso lo studio del tuo dermatologo di fiducia, e pianificare un colloquio costruttivo sul tema con il relativo piano d’intervento.